''Le mie opere si riconoscono dall'inconfondibile codice stilistico, un tratto veloce a china, che si anima con colori e giochi di luce in acquerello.
Protagonista è la ''mia'' Sicilia, dalle radici forti con un'anima vivace, policroma e vitale, una forma d'arte che utilizza il colore come emozione.''
Chi è Salvo Currò?
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Artista, insegnante e architetto, vive e lavora a Milazzo, dove insegna in una scuola secondaria di primo grado.
Inizia la sua attività artistica dopo aver frequentato un corso di disegno in giovanissima età, da qui il suo ''iter'' che lo porterà ad esporre in collettive e mostre personali in varie città italiane ed estere, conseguendo consensi di critica, premi nazionali ed internazionali.
Ha partecipato a numerose collettive sul tema del disegno dell'ambiente e del paesaggio contemporaneo, è stato coordinatore di un gruppo artistico, attivo in Italia tra gli anni '80 e '90.
Appassionato di calcografia, ha collaborato nello stesso periodo con una scuola di incisione insieme ad alcuni maestri siciliani, ha frequentato un collettivo di artisti internazionali di disegno dal vero interessati nella registrazione della cultura Mediterranea, dove, ha partecipato ad incontri di urban sketcher.
Nel 2015 ha rappresentato la Sicilia con una mostra personale organizzata dalla Commissione Europea a Bruxelles, nel 2017 trentacinque dei suoi acquerelli hanno preso il volo e sono stati molto apprezzati negli USA mentre nell'agosto 2020 una sua mostra ad Osaka in Giappone.
Acquerellista per passione, studia questa tecnica da moltissimi anni, acquisendo un'identità personale ed originale nelle proprie opere, molte delle quali presenti in collezioni private nel mondo.
Paladini Siciliani:
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Oltre a numerose mostre, Salvo Currò la sua Sicilia l'ha spedita in giro per il mondo in un modo del tutto nuovo, con un progetto artistico/benefico. Ha infatti creato una collezione di pupi siciliani disegnati su carta di piccolo formato, paladini della tradizione dal piglio allegro e colorato, con baffi all'insù e croce al collo, che ha poi donato agli amici in partenza, con in cambio una foto di monumenti e panorami noti con accanto una delle sue creature. In pochi mesi Orlando e Astolfo e gli altri paladini hanno superato il check-in e controlli aeroportuali per fare il giro del mondo e raccontare la Sicilia.
Una vera e propria ''invasione'' di pupi, ormai virale. Già 1000 le foto dei 100 stati visitati in tutti i continenti che animano le pagine facebook e instagram (pupi siciliani by Salvo Currò) dedicate al progetto.
Gli scatti, i più belli e rappresentativi, sono stati il cuore di mostre con finalità benefiche.
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Mostre d'arte
2014:
Venezia: esposizione acquerelli IUAV.
Catania: museo di storia & le ciminiere.
Messina: primo classificato concorso internazionale d'arte ''Mare Nostrum''.
Taormina: mostra collettiva internazionale arte-natura e Mediterraneo.
2015:
Berlino: Esposizione urban sketches.
Roma: collettiva internazionale ''pace e spiritualità'' -Galleria la pigna.
Bruxelles: palazzo commissione europea, mostra personale ''Sicily at the heart of the Mediterranean''.
2016:
Messina: mostra personale ''I miti contemporanei'' -Monte di Pietà.
Milazzo: mostra personale ''solo pesci'' -Eolian Milazzo Hotel.
2017:
Castiglioni di Sicilia, Castelmola, Taormina & Salemi: mostre personali ''borghi di Sicilia''.
Milazzo: mostra personale ''magia universale'' -Eolian Milazzo Hotel.
Los Angeles: mostra personale ''Sicilia magia universale''.
2018:
Benevento: ''scorci di Sicilia in acquerello''.
Milazzo: Unicef arte, collettiva.
Panarea: mostra personale ''solo pesci'' -Quartara Resort Hotel.
Milazzo: mostra personale ''mediterranean'' -Eolian Milazzo Hotel.
2019:
Taranto: mostra personale ''I colori della Sicilia'' -ASS. Clam International.
Milazzo: mostra personale ''La Sicilia nel cuore del Mediterraneo'' -Eolian Milazzo Hotel.
2020:
Milazzo: mostra personale ''I paladini'' Palazzo D'Amico.
Osaka: mostra personale benefica ''La Sicilia by Salvo Currò''.
I pesci di Salvo Currò:
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Il viaggio nel quale ci accompagna Salvo Currò è articolato e nello stesso tempo affascinante. Egli ci conduce alla scoperta della vita attraverso il mare/nostrum, quella vita vibrante che si compie nel Mediterraneo. E' un fluire continuo che, sembra esplodere dal momento in cui dall'oceano imbocca la strada di questo nostro mare chiuso. Qui, l'artista dona dignità a questi esseri felici che abitano gli abissi, essi non sono mai maltrattati da mano umana. Il loro fluire continuo la metafora dell'uomo in cerca della propria libertà. E' il trans-locum di un popolo in eterno movimento, banchi di pesci sfrecciano con la loro livrea argentea e noi siamo assieme a loro in un mare che veicola questo esodo finché non si approda sull'isola.
Così quel trasloco diventa la cosa più naturale del mondo di due comunità che s'incontrano ne nasce una terza, non c'è nulla da temere perché è certo che un popolo che non cambia non è più vivo.
La vita è l'arte dell'incontro e ''Mediterranean'' ne è l'emblema.
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